Sorbetto all’anguriaFresco, dissetante… perfetto dopo un pranzo o una cena a base di pesce oppure come aperitivo.
Ingredienti per 4 persone
1,5 kg di anguria, 200 gr di zucchero, 50 gr di chicchi di cioccolato, succo di limone.
Preparazione
Svuotate l’anguria e passate la polpa al passaverdura per eliminare i semi.
Raccogliete il succo in una casseruola, aggiungete lo zucchero e 2 cucchiai di succo di limone.
Fate bollire 5 minuti, mescolando. Fate raffreddare e aggiungete i chicchi di cioccolato. Mettete il sorbetto all’anguria nel freezer per 4 ore, e mescolate ogni tanto.
Servite il sorbetto all’anguria in coppette larghe.
Note:
Il sorbetto è un dolce freddo al cucchiaio considerato il progenitore del gelato. Talvolta confuso con la granita e con la gramolata, si differenzia da queste per la consistenza più simile al gelato (grana più fine). Il sorbetto è a base d’acqua e può essere aromatizzato con frutta, puree o liquori.
L’esistenza del sorbetto è documentata nei testi dell’antichità classica. A Roma, l’imperatore Nerone faceva arrivare a tal proposito il ghiaccio proveniente dall’Appennino.
Riguardo all’etimologia è incerta e potrebbe essere di origine latina o araba, anche se la parola araba “sherbet” potrebbe essere di origine indoeuropea.
La radice del verbo latino sorbere italiano sorbire è presente anche in altre lingue indoeuropee come il greco e il persiano.
Gli Arabi, per ovvie ragioni hanno conosciuto questo tipo di alimento solo dopo aver occupato i territori Sassanidi e Bizantini dove si poteva economicamente trovare il ghiaccio.
Quindi potrebbero aver appreso tale parola proprio dai Siciliani.
In Sicilia gli Arabi impararono ad usare la neve dell’Etna mista a sale marino come eutettico per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la sua lavorazione (vista l’assenza di alternativi sistemi frigoriferi).
Simili metodi erano usati nella zona del Cadore dove soprattutto il ghiaccio è economico e facilmente reperibile.