Ingredienti
1 kg castagne sbucciate, 700 gr di zucchero semolato, 300 ml di acqua, 1 bicchierino di rhum (facoltativo).
Preparazione
Mettete le castagne sbucciate, in acqua bollente per qualche minuto, scolatele e, ancora calde, togliete la loro seconda pelle.
Fate poi uno sciroppo sciogliendo lo zucchero nell’acqua e cucinate fino a quando è diventato trasparente; e facendone cadere un po’ su di un piatto forma una goccia larga, ci vorranno circa 5 minuti.
Aggiungete le castagne, mescolate con delicatezza e fatele cuocere fino a quando si possono forare facilmente con un ago.
Toglietele dallo sciroppo e trasferitele nei vasi tiepidi e perfettamente puliti.A questo punto, se volete, versate il rhum nello sciroppo di zucchero e continuate la sua cottura fino a quando ha preso la fluidità del miele.
Versatelo ancora caldo sulle castagne e chiudete subito i vasi che conserverete in luogo asciutto e buio fino al momento dell’uso.
Note:
La castagna è un frutto piccolo, più o meno tondeggiante, dotato di buccia coriacea sottile, lucida, elastica, di colore marrone con possibili sfumature rossicce o brune.
La polpa, ricoperta da una buccia pellicolare, è soda, bianca, dolce. Convenzionalmente si definiscono marroni le castagne più grosse, che appartengono a determinate cultivar, considerate di maggior pregio. In Italia nel passato la castagna ha svolto un ruolo molto importante in quanto in varie regioni ha sostituito il pane nei periodi di maggiore povertà.
Acquisto:
Vanno preferiti i frutti più grossi, ossia i marroni, che hanno una maggiore resa. La buccia, integra, brillante e lucida, non deve presentare neanche un forellino, che denuncerebbe la presenza di parassiti; deve essere in oltre ben aderente, priva di grinze: diversamente significherebbe che la castagna è fresca.
Impiego:
Le castagne si consumano bollite, in forno o alla brace (caldarroste), ma si prestano anche alla preparazione di una crema.
I marroni sono ottimi glassati. Con la farina si produce il castagnaccio e anche il pane. Le castagne si prestano a essere cucinate in zuppa o anche con umidi di carne. Un modo popolare di servire le caldarroste consiste nello sgusciarle, caldissime, versarle in un bicchiere di vino rosso dolce e consumarle come dessert.
Nota nutrizionale:
Contengono molti Sali minerali e le vitamine B e C (quest’ultima però inibita dalla cottura). Frutti ricchi di carboidrati, più digeribili di quelli dei cereali, sono anche un alimento indicato per contrastare esaurimenti fisici e nervosi.