È un tipico piatto della cucina povera Siciliana. Questo piatto veniva consumato soprattutto da coloro che non potevano permettersi di acquistare carni e pesci pregiati. Questo tipico cibo “da strada” viene proposto da venditori ambulanti (che a Palermo viene chiamato stigghiularu). Questi ambulanti si possono trovare negli angoli delle strade, in quartieri tipici della vecchia Palermo. Questo particolare e buonissimo piatto è composto da budella di agnello (ma anche capretto), lavate in acqua e sale, condite con prezzemolo, o avvolte intorno ad un cipollotto (la scalogna in palermitano) e infilzate in un lungo spiedo. Vanno cotte sulla brace almeno per mezzora, in quanto devono cuocere lentamente. Una volta cotte vanno servite con sale e ed una spruzzata di limone. Le stigghiole vanno mangiatae rigorosamente con le mani, e accompagnate esclusivamente con un buonissimo vino rosso o con un buon bicchiere di birra ghiacciata.
Ingredienti
Budellini di agnello o capretto, prezzemolo, cipollotti, sale, limoni.
Preparazione
Prendete le budelline e lavatele attentamente utilizzando acqua corrente.
Tagliate le budelline con una forbice, nel senso della lunghezza e, mettetele in una ciotola con acqua e succo di limone, per farle sgrassare per circa 30 minuti.
Lavate nuovamente le budelline, strofinandole con acqua e sale. Sciacquatele e mettetele in uno scolapasta a sgocciolare.
Pulite i cipollotti, lavateli. Lavate i gambi di prezzemolo e affiancateli ai cipollotti e formate dei mazzettini.
Prendete le budelline e avvolgetele intorno ai mazzetti aromatici, nella tipica forma della stigghiola.
Infilzate le stigghiole in un lungo spiedo, a questo punto sono pronte per essere cotte sulla brace.
Lasciatele cuocere per bene facendole arrostire lentamente (il calore della brace non deve essere molto alto).
Quando le stigghiole saranno ben cotte servitele calde, con una spolverata di sale e abbondante limone spremuto.