Le sarde a linguata è un piatto tipico della cucina siciliana, il cui ingrediente principale è per l’appunto la sarda, eccezionale pesce azzurro. In questa ricetta troviamo l’accostamento fra cucina ricca e povera. Difatti questo piatto non è altro che la modifica di quello, più prelibato, servito nelle case nobiliari Siciliane. Il popolo, composto perlopiù da gente povera, non avendo la possibilità economica di acquistare pesci pregiati come la sogliola, decise di rinnovare quel piatto eccezionale a modo proprio, pensarono bene di utilizzare una variante meno costosa, ma ugualmente saporita: Sarde, diliscate e aperte a libro, messe a macerare nell’aceto, poi infarinate e fritte. Avevano così la sensazione di mangiare un pesce più fine, perché gli davano la parvenza di una sogliola. Il fatto di mettere a marinare nell’aceto le sarde prima di friggerle , era un rimedio antico che serviva per correggere il gusto del pesce che, la povera gente acquistava di scarsa qualità, per risparmiare. La preparazione di questa ricetta è semplice, racchiude tutti i sapori della cucina tipica palermitana ed è rimasta immutata nel tempo.
Ingredienti per 4 persone
800 gr di sarde fresche, farina, olio extravergine d’oliva, aceto di vino bianco, sale.
Preparazione
Squamate le sarde, apritele a libro e privatele della lisca centrale e della testa; poi, eliminate tutte le altre spine e lavatele con cura.
Sgocciolate i pesci e disponeteli in una terrina.
Coprite a filo con l’aceto e lasciate macerare pe circa 30 minuti.
A questo punto, asciugate le sarde con carta da cucina. Infarinate leggermente le sarde a linguata e, friggetele in olio caldo, salando a fine cottura.
Sgocciolate e mettete su carta assorbente da cucina . Servite le sarde a linguata caldissime.