La marmellata di fichi d’India, una conserva straordinaria, tipicamente siciliana. Una marmellata dalla preparazione semplice e dal gusto particolare, ideale da spalmare sul pane o sulle fette biscottate per una buona e sana prima colazione o merenda. Ottima per farcire crostate e dolci.
Ingredienti
3 kg di fichi d’india, 1 limone non trattato, 600 gr di zucchero semolato, 250 ml d’acqua.
Preparazione
Pulite i fichi d’india, metteteli in una casseruola insieme all’acqua e alla scorza del limone, mettete al fuoco e cuocete mescolando per qualche minuto.
Togliete dal fuoco e passate i fichi d’india al setaccio. Rimettete la purea sul fuoco, unite lo zucchero, mescolate e schiumate.
Fate cuocere per circa 30 minuti o fino a quando la prova del piattino sarà positiva, togliete dal fuoco e unitevi il succo del limone.
Versate subito la marmellata nei vasi caldi, chiudeteli ermeticamente. Capovolgete i vasetti e lasciateli in questa posizione per una decina di minuti, (in modo che si formi il sottovuoto), rimetteteli quindi in piedi.
Lasciate raffreddare i vasetti di marmellata, etichettateli e poi, riponeteli in dispensa.
Degustate la marmellata dopo 1 mese dalla preparazione.
Note:
il fico d’india fu introdotto in Europa in età colombiana dagli spagnoli che lo importarono dal Messico.
Il fico d’India è presto diventato un elemento inscindibile nel panorama tipico del bacino del Mediterraneo, dove ha trovato le condizioni climatiche migliori per attecchire e svilupparsi .
In Sicilia, in particolare, le “pale” di fico d’India crescono spontaneamente sui suoli sabbiosi e pianeggianti fornendo all’Isola frutti di alta qualità e pregio tanto che la nostra regione ne è, dopo il Messico, il secondo produttore mondiale.
La Sicilia è prolifera di questo esotico frutto che conta quattro diverse varietà: la gialla detta “sulfarina”, la rossa nota come “sanguigna”, la bianca denominata “muscarella” e quella dal tipico color arancio chiamata “moscateddo”.
In Sicilia si produce tradizionalmente uno sciroppo, ottenuto concentrando la polpa privata dei semi, del tutto simile come consistenza e gusto allo sciroppo d’acero, ed utilizzato nella preparazione di dolci rustici. È utilizzato anche come infuso per un liquore digestivo.
La diffusione capillare in Sicilia, lo storico e ampio uso che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato il ficodindia generico (Opuntia ficus-indica) ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.