Ingredienti per 4 persone
1 fetta di fesa di vitello di circa 500gr, 300 gr di polpa di manzo tritata, 1 uovo, 100 gr di mollica di pane raffermo, 1 ciuffo di prezzemolo, 50 gr di caciocavallo grattugiato, 7 dl di salsa di pomodoro, vino rosso, 2 cipolle, olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Preparazione
Mettete il tritato in una terrina; aggiungete la mollica di pane sbriciolata, il prezzemolo tritato, l’uovo, il caciocavallo, 1 cipolla grattugiata, una presa di sale e una spolverata di pepe e, amalgamate con cura tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Stendete la fetta di carne sul piano da lavoro e battetela leggermente; poi, ungetela d’olio e cospargetela di sale e pepe.
Distribuitevi sopra la farcia preparata; arrotolate, richiudendo dentro il ripieno e legatela con spago da cucina. Rosolate il braciolone in un tegame con 5 cucchiai d’olio.
Bagnate con mezzo bicchiere di vino e lasciate evaporare; poi, aggiungete la cipolla pelata e la salsa di pomodoro.
Regolate di sale e pepe e cuocete, su fiamma moderata, per circa 1 ora, rigirando un paio di volte la carne e incorporando se necessario poca acqua calda.
A fine cottura, estraete il braciolone dalla casseruola e fatelo intiepidire. Affettatelo e servitelo con il sugo caldo.
Note
Il caciocavallo di Godrano (o Palermitano), presidio Slow Food, comunemente chiamato “fiore a quattro facce”, è un formaggio a pasta filata ottenuto con latte vaccino prodotto da vacche di razza autoctona (soprattutto la Cinisara che pascolano perlopiù libere fra le colline e i boschi. Il prodotto ha una classica forma a parallelepipedo.
La crosta è sottile, liscia e di colore ambrato. La pasta è di colore giallo paglierino, compatta, tenace e con sfogliature a stagionatura avanzata.
L’odore fragrante e caratteristico, cambia a seconda della stagionatura, il sapore è piccante. Il peso della forma si aggira intorno ai 10 kg.
Il caciocavallo godranese si può gustare dopo un paio di settimane dalla produzione (in questo caso si parlerà di caciocavallo “fresco”), ma è ottimo anche con una stagionatura di sei mesi: è questa l’età in cui lo si consuma quotidianamente sulle tavole, grattugiato e spolverato sulle pietanze.