Ingredienti per 4 persone
400 gr di maccheroni di pasta fresca, 500 gr di ricotta, 100 gr di pistacchi di bronte sgusciati, sale, pepe.
Preparazione
Lessate la pasta in acqua salata. Nel frattempo, setacciate la ricotta in una zuppiera e ammorbiditela con qualche cucchiaio d’acqua di cottura dei maccheroni.
Scolate la pasta al dente; versatela nella zuppiera e mescolate affinché la ricotta si distribuisca uniformemente.
Aggiungete i pistacchi tritati e un’abbondante spolverata di pepe e servite.
Note
Il pistacchio di Bronte, in siciliano chiamata frastuca (il frutto) o frastucara (la pianta) è una varietà di pistacchio a Denominazione di origine protetta DOP.
Il Pistacchio di Bronte è anche Presidio Slow Food. La coltivazione e la produzione di pistacchio rappresenta per Bronte, paese della provincia di Catania un’importante fonte di reddito, tanto da essere soprannominato l'”Oro Verde”, per il suo alto valore commerciale
A Bronte, la pianta di pistacchio è chiamata “scornabecco” che deriva dallo spagnolo “cornicabra” (corno di capra).
Su otto piante femmine bisogna piantare un maschio, il maschio deve essere piantato in sopra vento e in sotto vento le femmine, in questo modo il vento può trasportare il polline dei fiori dai maschi fino al pistillo delle femmine.
In cucina
I pistacchi in cucina sono utilizzati in tantissimi modi: come ingrediente per dolci e gelati, come frutta secca usata per insaporire i salumi, mortadella, salame al pistacchio, prodotti da alcune aziende siciliane, per fare il pesto alla brontese.
Ogni anno, a fine settembre, si svolge in alcune piazze e vie del centro storico di Bronte la Sagra del Pistacchio, dove vengono realizzate curiose ambientazioni tipiche dell’antica civiltà contadina (arti e mestieri vengono riproposti grazie ad oggetti dell’epoca).
Nel corso della Sagra si possono assaggiare ed acquistare i prodotti ottenuti con la lavorazione del pistacchio e i frutti stessi. Ogni anno l’evento attira migliaia di turisti provenienti anche dall’estero.